Il lavoro di uno scrittore #028
“Il lavoro di uno scrittore è quello di dare al lettore una visione più ampia del mondo.” Natalie Goldberg
Natalie Goldberg nasce il 4 luglio del 1948 a Brooklyn, New York ed è una scrittrice e insegnante americana; oggi vive nel nord del Nuovo Messico.
È famosa soprattutto per il suo libro del 1986 intitolato "Writing Down the Bones: Freeing the Writer Within", che ha venduto oltre un milione di copie in tutto il mondo.
In Italia è stato tradotto con il titolo “Scrivere zen. Manuale di scrittura creativa” ed è pubblicato da Astrolabio Ubaldini.
Fin da giovane, Natalie Goldberg ha avuto una forte passione per la scrittura e ha studiato letteratura e scrittura creativa all'università, dove ha ottenuto una laurea in letteratura inglese. Dopo la laurea, ha deciso di dedicarsi interamente alla scrittura e ha iniziato a scrivere poesie, racconti e romanzi.
Il suo libro "Writing Down the Bones" è un manuale di scrittura che incoraggia i lettori a scrivere liberamente e senza giudizio, senza preoccuparsi troppo della grammatica o della forma.
Da oltre quarant'anni Natalie Goldberg segue la via dello zen e tiene seminari che uniscono zen e scrittura; ai Ai suoi workshop partecipano persone provenienti da tutto il mondo che ne escono trasformate.
Natalie Goldberg afferma che la scrittura sia una forma di meditazione e che possa aiutare a connettersi con il proprio io interiore.
Scrive ad esempio “Se ti senti annoiato o a disagio mentre scrivi, chiediti cosa ti dà fastidio e scrivi a riguardo. A volte la tua energia creativa è come l'acqua in un tubo attorcigliato, e prima che i pensieri possano fluire sull'argomento in questione, devi raddrizzare il tubo prestando attenzione a ciò che ti preoccupa.”
Se ti sembrano familiari queste parole è perché ti risuonano frasi simil di Julia Cameron di cui abbiamo già parlato in questo spazio.
Nelle sue opere, Natalie Goldberg offre numerosi esercizi e suggerimenti per migliorare la scrittura e liberare la creatività. Invita i lettori a scrivere tutti i giorni, anche solo per dieci minuti al giorno, per trasformare l'esercizio in pratica e lavorare sulla nostra auto-motivazione.
Ci chiede di scrivere in modo sincero e personale, senza preoccuparci troppo di piacere agli altri o di seguire le convenzioni del genere.
Forse proprio per questo motivo usa parole dure verso il fallimento: “Il fallimento è ciò da cui tutti scappiamo, corriamo sempre verso il successo con il fallimento alle nostre spalle.”
Natalie Goldberg, attraverso i suoi libri, ci dimostra che la scrittura può essere un'esperienza profonda e liberatoria, capace di connetterci con noi stessi e con il mondo intorno a noi.
Vede la scrittura come una forma di meditazione: non importa se stiamo scrivendo poesie, racconti, narrativa o saggistica.
Quindi non abbiamo scuse e allora seguiamo tutti il suo consiglio “Scrivi ciò che ti disturba, ciò che temi, ciò di cui non sei stato disposto a parlare."