La persona che non si diverte a leggere un buon romanzo #019
La persona, uomo o donna che sia, che non si diverte a leggere un buon romanzo, dev'essere intollerabilmente stupidaJane Austen
La persona, uomo o donna che sia, che non si diverte a leggere un buon romanzo, dev'essere intollerabilmente stupida
Jane Austen
Jane Austen nasce a Steventon il 16 dicembre 1775 e si spegne a Winchester il 18 luglio 1817.
È considerata una delle autrici più celebri e conosciute del panorama letterario mondiale.
Figlia del pastore anglicano George Austen e di Cassandra Leigh, Jane Austen vive in un piccolo villaggio dell'Inghilterra meridionale.
Penultima di otto figli, cresce in un ambiente in cui si respira cultura: è il padre stesso a occuparsi della sua istruzione: le insegna il francese e l'italiano e le dà accesso alla collezione di libri di famiglia, ben 500 volumi.
Tra il 1795 e il 1799 Jane Austen inizia la stesura di quelli che diventeranno i suoi lavori più celebri, primo tra tutti Orgoglio e pregiudizio di cui mi piace condividere con voi l'incipit: “È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.”
È importante ricordare che nella versione definitiva, il libro è stato pubblicato solo nel gennaio del 1813 riscuotendo immediatamente grande successo al punto che già ad ottobre dello stesso anno c'è stata una seconda ristampa.
La sua fervida produzione di libri viene interrotta bruscamente dall'arrivo di una grave malattia incurabile e Jane Austen si spegne nel 1817 a soli 42 anni.
C'è un aneddoto curioso su Jane Austin: i suoi romanzi sono stati pubblicati inizialmente in forma anonima con indicazioni tipo “by a Lady” (da una signora) o by the author of Sense and Sensibility" (dall'autore di Ragione e sentimento).
Solo dopo la sua morte, con la pubblicazione degli ultimi suoi libri, il fratello Henry rivela il nome dell'autrice al pubblico.
Oggi ti parlo di questa autrice condividendo alcune parole che altri scrittori hanno dedicato proprio a Jane Austen.
Ad esempio nel 1996, Vanity Fair scrive: “Lo scrittore più di moda nello show business non è John Grisham o Michael Crichton, ma Jane Austen.”
Walter Scott, l'autore del romanzo storico Ivanhoe dice di Jane Austen: “quella giovane donna aveva, secondo me, il miglior talento che io abbia mai incontrato per descrivere i coinvolgimenti, i sentimenti e i personaggi della vita quotidiana. Del grande babau io scrivo come nessun altro; ma mi è negato lo squisito tocco che rende interessanti cose e personaggi comuni attraverso la verità della descrizione e del sentimento.”
L'attore britannico John Joseph Feild scrive “Esiste una storia della letteratura inglese in cui il meglio bolle verso l'alto, e Jane Austen è proprio in cima a tutto ciò.”
Quando ho letto queste citazioni mi sono chiesto, cosa potrei scrivere o creare per arrivare ad avere persone che parlino di me con parole simili? E ovviamente giro a voi la domanda e le riflessioni che ne conseguono.
Quali piccoli gesti ogni giorno potrebbero avvicinarci a questo incredibile traguardo?
Prima di farti prendere dallo sconforto, ricordati che Jane Austen inizia a scrivere “Orgolio e Pregiudizio” nel 1795 e il libro viene pubblicato nella sua versione definitiva nel 1813.
Prenditi il tuo tempo.
Che bello il commento di Walter Scott quando dice "mi è negato lo squisito tocco" che rende interessante tutto quello che è comune 😀 riconosce un valore diverso dal suo, senza peraltro negare il proprio. In quanto al come arrivare al traguardo non so rispondere perché non mi vedo scrivere romanzi. La penso più o meno così: se fossi nata nell'800 e mi ritrovassi con la stessa voglia di scrivere, probabilmente mi doterei di carta e comincerei un diario. Le biblioteche strapiene non mi mancherebbero, e i pomeriggi nemmeno. Ma nel 2023 intorno a tutto questo grande lascito monumentale mi vedo di più a creare esperienza diretta. Di cui forse qualcun altro più dotato scriverebbe.